Da Uncem parte l’allarme sugli appalti nel digitale, Anpci sulla strada dei concorsi smart
PNRRPiano nazionale di ripresa e resilienza tra rischi e opportunità per gli enti locali più piccoli. Se da una parte, soprattutto sul fronte del digitale, si evidenzia il pericolo che tanti stanziamenti del PNRR mandino fuori giri i meccanismi degli appalti, dall’altro c’è chi, come l’Associazione nazionale dei piccoli comuni, si attiva per fronteggiare la carenza di personale professionalizzato con iniziative particolari.
PNRR e appalti
"Il rischio del PNRR è di mandare fuori giri appalti pubblici e costi degli interventi. Con tanti soldi negli ingranaggi della pubblica amministrazione. Vale anche per la digitalizzazione. I comuni, attraverso voucher, hanno avuto possibilità di incamerare negli ultimi mesi cifre importanti, probabilmente eccessive. Molte risorse che cambiano le intere filiere di approvvigionamento dei servizi. Basti pensare ai siti internet. È il primo punto, per migliorare servizi ai cittadini e poi innestare il cloud", ha affermato il presidente nazionale dell'Uncem, l'Unione delle comunità montane, Marco Bussone. "L'assegnazione dei fondi è basata sui voucher, ai comuni che presentano la richiesta vengono distribuiti i soldi a seconda del numero di abitanti, senza altri criteri, e con una base di partenza molto generosa rispetto ai prezzi di mercato per quanto riguarda il rifacimento di un sito. I comuni con meno di 5 mila abitanti ricevono 28.902 euro soltanto per rifare il sito internet e 12.755 euro per ogni servizio richiesto, per un massimo di quattro servizi. Ai comuni tra 5 mila e 20mila abitanti vanno 51.654 euro per il sito e 25.895 per ogni servizio, e così via fino alle città di oltre 250 mila abitanti a cui vengono concessi 500.243 euro per il sito internet e 77.684 per ogni servizio. Una città può quindi ricevere fino a poco più di 800mila euro soltanto per il rifacimento del sito e l'implementazione di quattro servizi. E ci sono comuni”, rileva ancora Bussone, “che il sito lo avevano rifatto un anno fa, o poco più, con fondi propri di bilancio, spendendo da un terzo a un quinto della cifra che tornano nuovamente a ricevere grazie al PNRR. Qualcosa non funziona. Le cifre sono altissime e minano il mercato, che potrebbe entrare in una logica anche speculativa. Da monitorare da parte dei Ministeri e Dipartimenti competenti. Di fronte a certe cifre, restiamo perplessi", conclude.
Anpci si attiva
Una video pillola di tre minuti per sostenere la rivoluzione digitale degli enti locali di piccole dimensioni in tema di concorsi pubblici. È il progetto di comunicazione dell'Associazione nazionale piccoli comuni d'Italia, oltre 7 mila realtà territoriali da Nord a Sud di cui quasi il 70% con una popolazione inferiore ai 5mila abitanti, per esemplificare e divulgare la nuova normativa nazionale sui concorsi pubblici per il reclutamento di personale. Nel ruolo di digital evangelist e influencer dei piccoli comuni è stato scelto Marco Camisani Calzolari, esperto e docente di comunicazione oltre che volto noto della tv. La campagna dà seguito a un protocollo di intesa siglato a ottobre da Anpci Servizi per implementare la metodologia "Concorsi Smart", coperta da brevetto internazionale. L’obiettivo è mettere a disposizione degli enti un pacchetto di prestazioni chiavi in mano - dalla formulazione del bando all'espletamento dei concorsi in presenza fino all'ufficializzazione dei candidati ammessi al lavoro - per fronteggiare la carenza di personale professionale e specializzato anche in chiave PNRR entro il 2026.
La Posta del Sindaco
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